L’altra figlia di Annie Ernaux

Indirizzata alla #sorella mai conosciuta, L’altra figlia è una lettera di Annie Ernaux.

Potente e diretta, dolce e crudele, è una richiesta sofferta di spiegazioni per un dolore che c’è ma non ha un volto. Un dolore riflesso negli occhi dei genitori, che non dimenticano la figlia primogenita deceduta.

Un dolore indotto, che la protagonista dovrebbe sentire ma non sente, e si sforza. Si arrabbia, anche, quando capisce che fatica a provarlo.

Perché lei, la sorella Ginette, non l’ha mai conosciuta.

E la #scrittura per Annie Ernaux diviene ancora una volta lo strumento per allontanare il senso di inadeguatezza, la frustrazione della secondogenita, arrivata, forse, per sopperire alla morte della prima. Una controfigura, una seconda scelta. La rabbia si fa, attraverso la combinazione perfetta di parole dirette e immagini vivide, dolcezza e rassegnazione. Forse è il motivo per cui sei morta, perché io ne possa scrivere, dichiara l’autrice.

Lo stile di #annieernaux si riconferma crudo e vero. L’umanità trasuda dai suoi scritti e il coinvolgimento del lettore è totale. A volte fastidioso tanto è grande l’intimità. Il lettore entra nella storia e diventa spettatore attivo della vicenda.

Da leggere.

Elena Becchi

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