I love Lego: in mostra la passione per i mattoncini più famosi al mondo

Oltre 1.000.000 di mattoncini colorati assemblabili arrivano al Museo della Permanente di Milano dando vita alla mostra I Love Lego. I sogni di grandi e piccini finalmente prendono forma (decisamente parallelepipeda) con la creazione di città moderne, monumenti storici, paesaggi medievali e diorami di vario genere per decine di metri quadrati. Un mondo colorato che ripercorre la storia dei mattoncini più famosi al mondo, da semplice gioco per bambini a strumento per fare arte.

Questi universi in miniatura sono stati progettati e costruiti minuziosamente dagli iscritti al RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa. Un’espressione di creatività collettiva resa ancora più efficace dalla presenza significativa all’interno del team di ingegneri e architetti.

La magia dei Lego sta tutta nella semplicità con cui si può inventare, immaginare e poi dar vita alla propria fantasia. Non a caso, tra le varie installazioni, troverete esposti 12 oli su tela di Stefano Bolcato, artista contemporaneo che si lascia ispirare dalla passione per i mattoncini trasformando in omini Lego le opere più famose della storia dell’arte.

Un divertente contributo è dato dalle installazioni speciali di Legolize, la pagina umoristica a tema Lego fondata dal 2016 che ad oggi conta più di mezzo milione di follower sui social. Ma le sorprese non finiscono qui perché nel corso della mostra potrete anche ammirare una proiezione olografica ideata da Display Expert.

Se vi è venuta la voglia irrefrenabile di “legolare” potrete partecipare al laboratorio per famiglie (pensato per bambini dai 5 agli 11 anni e… sì, i genitori sono ammessi). Verrete coinvolti in un’avventura con prove di osservazione e quiz da superare per guadagnare il maggior numero possibile di mattoncini e realizzare la vostra creazione Lego.

I Love Lego rimarrà aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2020 e per consultare gli orari di apertura o prenotare il laboratorio vi invitiamo a consultare il sito del Museo della Permanente.

di Sara Forniz

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