Dating culturale? Con l’app di Muzing al museo trovi l’anima gemella

Dopo Tinder è nata Muzing, l’app di incontri per tutti gli appassionati di arte e siti culturali. L’applicazione, scaricabile gratuitamente per iOS e Android, è nata a seguito di uno studio del National Endowment for the Arts degli Stati Uniti, secondo il quale il 22% degli americani non visita i musei perché non trovare qualcuno con cui andarci.

Così l’azienda francese Culturality ha incaricato Timothy Heckscher del lancio di un’app in grado di far connettere utenti con la stessa passione per la cultura, predisponendoli alla nascita di nuove relazioni, amicizie e perché no anche di un amore. Si tratta anche di uno strumento utile per la promozione museale in sé, puntando sull’importanza del patrimonio culturale: “Siamo guidati dalla convinzione che il ruolo dei musei nella società sia importante (e minimizzato) – spiega Heckscher – : il lavoro che i musei fanno ci informa sul nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro e le storie che raccontano ispirano la nostra creatività e formano la nostra visione. La nostra missione è quella di ispirare creatività attraverso connessioni umane significative, mostra dopo mostra“.

L’applicazione dispone di diverse funzionalità: cliccando su Muzing si può manifestare l’interesse per le mostre, gli eventi e i profili degli utenti mentre con Near Me troverai tutte le esposizioni più vicine a te. Grazie alla chat poi, gli utenti possono mettersi in contatto e accordandosi per l’uscita al museo. Le istituzioni museali stesse possono beneficiare dall’utilizzo di Muzing, dato che possono inserire la propria programmazione facendosi conoscere da un pubblico più ampio.

Al momento la app è diffusa in Francia, a Londra e a New York. Ma da oggi anche gli utenti italiani potranno cominciare a utilizzarla dato che il primo museo italiano ad essere stato inserito è il Madre di Napoli, museo d’arte contemporanea della Regione Campania.

“Abbiamo iniziato la nostra “avventura” italiana con il Madre, una realtà consolidata, riconosciuta a livello internazionale, sia sul piano artistico che su quello della partecipazione e della comunicazione digitale. Far vivere il museo come un luogo di condivisione, promuovere le attività e le mostre in corso coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e trasversale, e fornire al pubblico nuove esperienze di visita: questo lo spirito con cui il museo ha aderito alla piattaforma”.

Per scoprire come funziona Muzing vi consigliamo di consultare il sito dell’app.

di Sara Forniz

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