Alla Galleria Borghese a Roma, fino al 3 febbraio 2019, sarà possibile visitare e lasciarsi affascinare dalla mostra dedicata a Picasso scultore. Questa esposizione è la prima in Italia dedicata a Picasso scultore e si pone in continuità con il lavoro di indagine sul concetto di scultura che la Galleria sta portando avanti da molti anni attraverso maestri di secoli diversi.
La mostra è curata da Anna Coliva e Diana Widmaier-Picasso ed è stata realizzata con prestiti concessi da musei internazionali o direttamente dagli eredi. Si tratta di un ampio e dettagliato focus su un’attività che lo stesso Picasso tenne in gran parte privata e segreta durante la sua vita. Un Picasso meno conosciuto quello nelle vesti di scultore, eppure, proprio la scultura rappresentò per il grande maestro spagnolo una parte essenziale del suo lavoro e un mezzo per dare corpo alle sue idee più sperimentali.
L’esposizione, rara occasione per conoscere Picasso scultore, tiene dunque conto dell’esperienza di contatto del maestro con l’arte italiana. Sono 56 le opere in mostra, realizzate tra il 1905 e il 1964 e sono presenti anche un nucleo di fotografie inedite di atelier e video che raccontano il contesto in cui le sculture sono nate.
Alcune opere del maestro rivelano inequivocabilmente l’eco di alcuni capolavori presenti nella collezione della Galleria Borghese, come ad esempio, la scultura marmorea “Donna con bambino” (1961) che viene presentata insieme all’“Apollo e Dafne” di Bernini (1622/1625), o “La lettrice” (1951) rappresentata nella stessa posa della Paolina Borghese (1804) di Antonio Canova.
Lungo il percorso appare fin da subito l’evidenza dello spirito innovatore di Picasso: mentre realizzava le opere, utilizzando i materiali più diversi, ispirandosi spesso alle donne amate, superava il linguaggio tradizionale della scultura, aprendosi all’astrazione, ma anche al rapporto con il passato, dall’arte classica a quella africana.
Per info: http://galleriaborghese.beniculturali.it/it/mostra/picasso-la-scultura
Martina Dell’Osbel