Un murales di mille metri quadrati realizzato con una pittura anti-inquinamento in grado di ripulire l’aria: è Hunting Pollution, il più grande murales green d’Europa, inaugurato da poco nel quartiere Ostiense di Roma.
Un airone alto cinque piani che caccia la sua preda in un mare gravemente inquinato, ma che a sua volta “caccia” via l’inquinamento dell’aria da uno degli incroci più trafficati della Capitale. Il risultato è un murales da Guinness.
“Hunting Pollution” rappresenta un airone tricolore, specie in estinzione, in lotta per la sopravvivenza, e ha una doppia chiave di lettura: da una parte l’animale cattura la preda in un mare inquinato, dall’altra sarà lui stesso a cacciare l’inquinamento. Il progetto, interamente sostenuto da Yourban2030, guidata dalla giovane imprenditrice Veronica De Angelis, permette alla Capitale di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi, grazie al fatto che è stato realizzato con Airlite (una tecnologia che si applica come una semplice pittura, ma trasforma ogni parete in un depuratore d’aria naturale).
Dodici metri quadrati eliminano l’inquinamento prodotto da una autovettura in un giorno.
La vernice antismog, abbatte i livelli di ossido d’azoto emessi dalle auto, il benzene e la formaldeide, agisce contro il fumo di sigaretta, i cattivi odori ed elimina persino i batteri resistenti agli antibiotici.
Con questo progetto inizia anche la collaborazione tra Yourban2030 e la no-profit ‘Air is Art’ di Kristen Grove, che dal 2017 vuole fondere arte sostenibile e comunità culturali.
Martina Dell’Osbel