Una mostra che celebra i 60 anni della scomparsa di Osvaldo Licini.
Era il 1958 quando l’artista, sotto l’egida promozionale del critico d’arte amico di Peggy Guggenheim, Giuseppe Marchiori, vinse il gran premio internazionale per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia dove aveva presentato 53 opere (eseguite tra il 1925 ed il 1958) in una sala personale allestita da Carlo Scarpa.
“Che un vento di follia totale mi sollevi”, questo il titolo dell’esposizione a cura di Luca Massimo Barbero che sarà possibile visitare fino al 14 gennaio 2019. Una rassegna che, attraverso oltre 100 opere, suddivise in 11 sale espositive, restituisce l’intensità dell’esperienza artistica di Licini che abbraccia diversi percorsi figurativi ed intellettuali, ponendosi sempre in bilico tra figurazione e astrazione.
La mostra alla Collezione Peggy Guggenheim porta in scena quella pittura che per Licini era l’arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l’idea e la magia. Dalla prima fase figurativa degli anni ’20 si passa all’astrattismo degli anni ’30 fino ad approdare ai quei misteriosi personaggi sognanti: l’Olandese volante, l’Amalassunta e l’Angelo ribelle.
Il percorso espositivo apre con le tele giovanili, ovvero quei paesaggi che immortalano i colli marchigiani, per proseguire con la fase non figurativa degli anni ’30, anni dell’inevitabile coinvolgimento dell’artista nelle attività della Galleria “Il Milione”, fino ai grandi lavori della maturità. È proprio dagli anni ’40 in poi che emerge Licini come un grande protagonista del modernismo italiano e internazionale.
La creatività dell’artista marchigiano, ‘eretico’ di ogni religione estetica, prende il sopravvento su qualunque tipo di possibile influenza di gruppi e programmi, collocandolo al di sopra di convenzioni artistiche e sociali. Licini si muove dunque in ambito artistico in piena libertà e con l’obiettivo di allargare l’area della rappresentabilità, sempre mosso da un incessante esigenza di sperimentazione.
La mostra è accompagnata da un’esaustiva pubblicazione illustrata, edita da Marsilio Editore in italiano e inglese, con contributi di Luca Massimo Barbero, Federica Pirani, Sileno Salvagnini, Chiara Mari.
Tutti i giorni alle 15.30 vengono offerte visite guidate gratuite alla mostra, previo acquisto del biglietto d’ingresso al museo.
Martina Dell’Osbel