Al padre del Realismo Jean Désiré Gustave Courbet è dedicata la mostra “Courbet e la natura” a Ferrara, presso Palazzo dei Diamanti, fino al 6 gennaio 2019. La rassegna è interamente dedicata alla musa ispiratrice di tutta la sua produzione: la natura. Pur avendo realizzato tele decisamente provocatorie per il tempo, tra nudi femminili, come “L’origine del mondo”, e l’espressione di una fervente denuncia sociale, ne “Gli spaccapietre” ad esempio, andato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, su Courbet la bellezza del creato ha da sempre esercitato un fascino profondo che l’ha spinto a concentrare due terzi della sua attività creativa nella produzione paesaggistica.
La rassegna propone circa 50 opere provenienti dai musei più prestigiosi del mondo rappresentanti i luoghi più amati dall’artista, tra Parigi, la natia Ornans e dintorni, le coste della Normandia e del Mediterraneo, Germania e Svizzera, attraverso un viaggio “fotografico” fatto di vedute, panorami campestri, scorci suggestivi dove la natura prende forma nelle sue infinite manifestazioni: grotte misteriose che si spalancano nei torrenti, marine scosse dall’inquietudine della tempesta, nudi avvolti dalla prosperità della vegetazione rigogliosa, animali selvatici catturati dalle pennellate poco prima che scappino via.
Il visitatore vivrà intimamente ogni singola scena, grazie alla sensibilità artistica che Courbet esprime potentemente impiegando una tecnica pittorica che unisce alle reminiscenze del Romanticismo l’Impressionismo degli albori, in un intreccio di emozioni tra poesia bucolica e cattura dell’attimo. L’artista predilesse sempre la pittura en pein air o nello studio e la natura, la rappresentazione del vero, il realismo, lo influenzarono costantemente diventando il perno attorno al quale si spiegava la narrazione della sua epoca. Per Courbet “il bello è nella natura”, “non appena lo si trova, esso appartiene all’arte o piuttosto all’artista che sa vedervelo. Il bello, come la verità, è una cosa relativa al tempo in cui si vive e all’individuo atto a concepirlo. L’espressione del bello è in proporzione diretta alla potenza di percezione acquisita dall’artista. Non ci possono essere scuole, ci sono solo pittori”.
Per ulteriori informazioni sulla mostra “Courbet e la natura” rimandiamo al sito di Palazzo dei Diamanti.
Sara Forniz