È il Piave il grande protagonista di un percorso ciclabile che si snoda per 220 km, partendo dalle sorgenti in provincia di Belluno e giungendo fino al mare Adriatico vicino Jesolo, in provincia di Venezia. Un viaggio nella storia: la storia di un fiume che ha visto i navigatori veneziani dialogare coi popoli stanziali che vivevano lungo il suo corso, ma anche un viaggio nella biodiversità alpina e lagunare del territorio.
In questo progetto, nato per far interagire il turista con gli aspetti peculiari del territorio, le terre del Nord incontrano quelle del Sud imbattendosi sia nel freddo alpino che nel clima mediterraneo della costa.
La Ciclovia del Piave, che si può percorrere anche a piedi, rappresenta un’esperienza di viaggio unica e personalizzabile. L’itinerario infatti vuole essere vissuto anche come un percorso interiore che ripercorre le rive del fiume Sacro alla Patria. Questa ciclovia può essere vissuta a tappe, seguendo tematiche ben precise: i Musei, il Piave e la Grande Guerra, Castelli Torri e Abbazie, le Chiese Affrescate, i Grandi Capolavori del Piave, gli Opifici Storici, le Ville, i paesaggi del Piave. Si può quindi decidere di approfondire tutti i temi, o di sceglierne uno solo, a seconda del tempo a disposizione e di ciò a cui si è interessati.
Oggi, il Piave, rappresenta un filo conduttore che lega anche due siti della WHL Unesco: le “Dolomiti” e “Venezia e la sua Laguna”. Ambienti morfologicamente lontani, ma fortemente legati dal punto di vista della genesi geo-morfologica. Le Dolomiti derivano, infatti, dall’interazione tra il mare e la terra esattamente come la laguna, nata dai sedimenti provenienti dal bacino alpino, modellati nel tempo dalle correnti marine.
Un progetto che nasce dalla volontà di far interagire il turista con gli aspetti peculiari del territorio, permettendogli di vivere un’esperienza di viaggio unica e allo stesso tempo personalizzabile a seconda degli interessi.
Il Veneto diventa dunque protagonista grazie ad un itinerario che permette di immergersi nella storia e nell’arte.
Per maggiori informazioni: www.visitpiave.com
Martina Dell’Osbel