“Wood Sculptures” è la prima mostra personale della friulana Alessandra Aita, la cui inaugurazione si terrà martedì 5 giugno alle ore 18:00 presso la Alson Gallery di Milano.
L’artista nasce il 26 maggio 1983 a San Daniele del Friuli e una volta conclusi gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Udine, intraprende il percorso professionale nel campo della grafica pubblicitaria e apre in breve tempo il proprio studio. Il richiamo dell’arte non l’ha mai lasciata indifferente e, sulle tracce del padre, artista contemporaneo, inizia il suo percorso creativo.
Le sculture umanoidi di Alessandra Aita sono realizzate utilizzando pezzi di legno recuperati in riva all’Adriatico o lungo gli argini dei fiumi della sua regione. Si tratta di un materiale “povero” ma caratterizzato da una profonda connotazione primordiale, selvaggia dovuta al logorio dello scorrere del tempo e all’azione degli agenti atmosferici che rendono ogni ramo, ogni piccolo tronco, un elemento unico ed irripetibile. La composizione di questi pezzi di legno accuratamente selezionati genera a sua volta opere creative di spiccata originalità. La natura, per la quale la scultrice nutre un profondo amore, ha indubbiamente ispirato il processo creativo con le sue forme, i suoi colori e l’ancestrale energia che ci trasmette.
“Il legno logorato e consumato dagli elementi dà forma a splendide composizioni solenni ed enigmatiche. – spiega il filosofo e critico d’arte Ivan Buttazzoni – Questi corpi di legno consumati dal tempo hanno un fascino materico […] che ricorda la scultura primitiva. Corpi calcificati, ridotti a ossa, come fossili, esibiscono un esoscheletro rigido e coriaceo. Essi sono come cadaveri antichi recuperati da scavi archeologici” al cui interno, però, nasce la vita: “Le sculture sono infatti “animate” da una fonte di luce che riscalda e resuscita la morta materia per creare delle creature viventi.”. Ed è proprio grazie a questa “luce interiore” che l’osservatore può entrare in intimo contatto con l’essenza fisica e simbolica dell’opera: venature, cromie, crepe, fessure vengono accentuate dall’effetto di chiaroscuro generato dalla fonte luminosa che mette in evidenza l’unicità dell’essere umano, in tutta la sua complessità.
La produzione di Alessandra Aita include anche delle lampade-scultura, dove il legno, dalle forme naturalmente più stravaganti, si unisce al metallo in un morbido abbraccio per consentire al calore della luce di propagarsi a volte con grazia a volte con dirompenza.
Per seguire Alessandra Aita riportiamo il suo sito: www.aitaalessandra.com
Sara Forniz