Bus del Buson: l’Auditorium di pietra

Quando iniziano ad esserci giornate più calde e soleggiate, viene voglia di uscire, stare all’aria aperta e magari farsi una sana passeggiata.

Se avete voglia di immergervi in una natura inaspettate e sconvolgente, vi consiglio di mettere tra le vostre mete il “Bus del Buson”: luogo suggestivo della vallata bellunese. Un percorso abbastanza facile, che implica davvero poca fatica. Fatica che viene messa assolutamente in secondo piano quando si arriva al canyon: una vecchia valle scavata dall’acqua che poi, cambiando percorso, ha lasciato dietro di sé un “fiume asciutto”.

È uno stretto e profondo canyon scavato dal torrente che durante l’ultima glaciazione scorreva probabilmente sotto il ghiaccio che ancora occupava la valle. Al ritiro dei ghiacciai le acque hanno iniziato a scorrere più in basso lasciando il canyon asciutto.

Questo luogo suggestivo e mozzafiato si raggiunge facilmente. Da Belluno, si attraversa il paese di Bolzano Bellunese e si arriva poi fino alla locanda Case Bortot, dove si lascia la macchina. Da lì, parte una strada sterrata, si cammina per circa 10 minuti e si arriva ad un bivio dove sulla destra è segnato il sentiero da prendere per arrivare al Bus del Buson. Parte da lì la discesa per arrivare al suggestivo canyon. Durante il percorso si trovano pannelli didattici che illustrano questo singolare fenomeno geomorfologico, nonché le caratteristiche vegetali e faunistiche.

Quando si arriva al canyon gli occhi possono perdersi nella bellezza di un luogo che la natura ha segnato e modellato. Gole alte, silenzio surreale. Un angolo incontaminato in cui viene naturale sedersi, per un attimo, respirare e sentire la potenza di madre natura. Poi, quando si rientra, c’è la salita, ma la si affronta con uno spirito leggero dopo essersi abbandonati e rigenerati godendo di questo luogo così profondamente stupefacente.

In questi anni il Bus del Buson non è solo meta di appassionati di montagna, infatti, grazie alle qualità sonore del canyon, è diventato teatro di molti eventi musicali decretandolo “Auditorium di pietra”.

 

Martina Dell’Osbel

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