“Turtle House”: una magica casa tailandese, menzionata più volte nel libro ‘Un indovino mi disse’, in cui lo scrittore Tiziano Terzani visse negli anni Novanta (dal 1990 al 1994) con la famiglia, e che venne chiamata così in onore della tartaruga che abitava lì. La casa è stata acquistata da un imprenditore asiatico e tra poco la casa di Terzani a Bangkok sarà demolita e al posto suo sorgerà un grande palazzo.
C’è chi ancora spera che non la demoliscano del tutto, ma probabilmente di Turtle House non resteranno che le frasi di Tiziano Terzani con cui l’aveva descritta: “ci installammo a Bangkok nella casa più bella e fatata in cui abbiamo mai vissuto, un’oasi di vecchio Siam in mezzo all’orrore del cemento. Turtle House era splendida la notte. I grattacieli che ci crescevano attorno ci toglievano ogni giorno più sole, ma quando calava la sera la casa tornava ad avere quella calda, quieta magia tropicale”.
Una battaglia, quella per la tutela e la conservazione, per cui si è a lungo spesa la società Dante Alighieri, fermamente intenzionata a trasformarla in un centro di cultura italiano con un piccolo museo dedicato a Tiziano Terzani.
Dopo la partenza dei Terzani, la casa, era stata anche un ristorante, ma nessuno aveva immaginato questo triste finale, dove nemmeno 23mila firme raccolte sono state capaci di decretare un finale diverso per le sorti di “Turtle House”.
Martina Dell’Osbel