Un movimento chiamato #PaintBack, nato per ripulire le strade usando l’ironia e la creatività, ha trasformato la “croce uncinata” in disegni carini e inoffensivi.
Questo progetto, nato qualche anno fa dall’artista Ibo Omari di Die Kulturellen Erben, grazie al suo iniziale contributo, ha ispirato altri artisti che nel corso del tempo hanno cambiato i connotati alle svastiche che apparivano sui muri della città.
Le svastiche, dopo il trattamento del movimento #PaintBack, diventano: gufi, farfalle, coniglietti, gattini, fiorellini e giocattoli. Una bella dose d’ironia per rendere le mura delle città libere dall’orrore.
Usando semplici disegni e modelli, gli artisti dei graffiti sperano di essere fonte di ispirazione per chi vuole rispondere ai brutti messaggi di odio attraverso qualcosa di bello. Un movimento che non poteva che nascere nella capitale dei graffiti e dove si stimano cinquantamila writers berlinesi.
Esistono persino visite guidate alle opere più famose, ma non sempre i loro disegni piacciono, poiché non sempre si accetta il fatto che si tratti di una contro-cultura. Il progetto Paint Back è nel tempo uscito fuori dai confini della città: Facebook, Instagram e Twitter si riempiono ogni giorno di disegni che portano avanti il lavoro iniziato da Ibo Omari.
Martina Dell’Osbel