Qualcosa di diverso e strano accade nel primo negozio Amazon Go inaugurato a Seattle: niente file di carrelli, nessuna cassa, nessun cassiere. Un sistema di sensori e telecamere riconosce quel che si mette nel carrello.
Amazon Go ha così aperto i battenti con questo supermercato dove si entra e si esce senza mai toccare il portafogli. L’unica operazione richiesta è quella di aprire l’app dedicata all’entrata, ottenere il QR code e passarlo sullo scanner come si farebbe con una carta di imbarco digitale in aeroporto.
Le telecamere riprendono tutto lo spazio, soprattutto gli scaffali: con un sofisticato sistema di computer vision, unito a software di machine learning, permette di registrare quali siano i prodotti che il cliente ritira dallo scaffale, senza dover visionare il codice a barre. I dipendenti, che non sono cassieri, si aggirano per il supermercato aiutando i clienti a trovare i prodotti, assisterli in caso di problemi o verificare le carte di identità, per quanto riguarda l’acquisto di prodotti alcolici. Un “negozio liquido”, per ricordare il mondo della fruizione fluida della musica e dei film in streaming sui servizi di Spotify, Netflix, etc. Un sistema di tecnologie digitali avanzate che rivoluzionano il mondo del consumo e del nostro attuale modo di concepire il momento di fare spesa. E a chi si preoccupa del destino dei cassieri, sostituiti da telecamere e sensori, il colosso dell’e-commerce risponde: “ci sarà ancora spazio per i dipendenti. Semplicemente il loro ruolo cambierà”.
Martina Dell’Osbel