L’enigmatica e affascinante struttura, che si trova a Homestead, ad una sessantina di km da Miami, è costituita da numerose pietre, alcune delle quali, pesano diverse tonnellate. In italiano la struttura viene chiamata “castello di corallo”, ma la traduzione non è del tutto appropriata poiché, il materiale costruttivo non è corallo, bensì un tipo di roccia locale chiamata coral.
L’uomo che l’ha edificata è Edward Leedskalnin, esile uomo nativo della Lettonia che per amore, ha realizzato ed eretto questo castello come segno tangibile dei profondi sentimenti nei confronti della sua amata.
Più che un castello, Coral Castle, è un “giardino romantico”. Al suo interno ci sono meridiane per il calcolo del tempo, un obelisco con un foro perfettamente allineato verso la stella polare, un tavolo di roccia a forma di cuore con un fiore piantato in centro, una poltrona in pietra dal peso di una tonnellata, una “fontana della luna” che rappresenta le fasi lunari.
Con la sola forza delle sue braccia e con l’ausilio di pochi rudimentali attrezzi come carrucole, corde, martelli e scalpelli, ha estratto e scolpito più di 1.100 tonnellate di roccia corallina. Ancora nessuno tra scienziati ed ingegneri che hanno studiato e tuttora studiano il Coral Castle è riuscito a dare una spiegazione fisica sul metodo di costruzione usato da Leedskalnin. L’unica affermazione sul metodo di costruzione proviene dal costruttore stesso che affermò: “Ho scoperto i segreti delle piramidi. Ho trovato come gli egizi e gli antichi costruttori in Perù, Yucatan e Asia, unicamente con attrezzi primitivi, trasportarono ed eressero blocchi di pietra pesanti parecchie tonnellate”.
Una delle sculture più importanti e degne di nota è lo stesso portale di accesso alla struttura: il “Nine ton Gate”. Esso è costituito da un unico blocco di pietra corallina largo 2 metri, alto 2 metri e 30 cm, profondo circa mezzo metro e dal peso approssimativo di appunto 9 tonnellate. Questo incredibile monolito dista dalle pareti del castello esattamente 6 mm da ambo i lati. Molti ingegneri e scienziati si sono recati sul luogo per cercare di capire come Edward abbia potuto trovare il baricentro esatto dell’enorme blocco di pietra. Esso è talmente ben equilibrato nel suo asse che anche un bimbo lo avrebbe potuto aprire con la semplice pressione del suo dito.
Flotte di ingegneri edili e di scienziati vengono attratti ogni anno dal Coral Castle per cercare di capire in che modo sia stata costruita quest’opera apparentemente impossibile e molte affascinanti teorie vengono formulate negli anni per cercare di dare una spiegazione quantomeno plausibile al mistero che aleggia dietro questa costruzione.
Anche il mondo della musica è stato segnato ed influenzato da quest’opera. La canzone Sweet Sixteen di Billy Idol, fu ispirata proprio alla storia dello sventurato amore di Edward: lui si riferiva sempre ad Agnes chiamandola appunto Sweet Sixteen.
Il posto vale assolutamente la visita, non solo perché è bellissimo ma perché pensare che un uomo da solo abbia potuto realizzare una cosa simile ha dell’incredibile.
Martina Dell’Osbel