Mandulis: l’handmade che unisce passione, design e minimalismo

Oggi intervistiamo Manuela Chiappo, founder & designer di Mandulis. Parliamo con lei di questo progetto.

Dosmo Magazine: Qual è il significato di Mandulis?

Manuela Chiappo: Mandulis, in friulano sono le mandorle. L’albero delle mandorle è il primo albero che fiorisce in primavera ed io, quando ho scelto questo nome, avevo bisogno di una rinascita, di creare qualcosa di nuovo. In questo nome ho trovato il giusto simbolo per rappresentare quel mio frangente di vita. Casualmente aveva anche la stessa iniziale del mio nome. Ho scelto di scriverlo in lingua friulana per il legame che ho con la mia terra.

DM: Quando ha avuto inizio questa avventura di Mandulis?

MC: I primi passi li ho mossi nel 2013 quasi per gioco, spinta dalla voglia di creare qualcosa di mio. Ho realizzato i primi prototipi, ho partecipato ad alcuni piccoli eventi e subito dopo ho avuto l’occasione di poter aprire un temporary shop in collaborazione con un’altra artista. Con il tempo il progetto ha preso forma, è cresciuto e sta continuando ad evolversi.

DM: A questo punto raccontaci cos’è Mandulis.

MC: Mandulis è un mio brand, con cui firmo borse, accessori, zaini, tutti realizzati a mano in piccole tirature utilizzando materiali di alta qualità, principalmente il tessuto che scelgo accuratamente nelle diverse texture. Utilizzo inoltre il cuoio conciato al vegetale per le parti di sostegno che acquisto direttamente in Toscana.

DM: Da dov’è nata questa passione di creare oggetti handmade?

MC: Il mio percorso di studio è stato da sempre “artistico”. Ho iniziato frequentando l’Istituto d’Arte, ho proseguito poi gli studi presso la Scuola Italiana Design di Padova, specializzandomi in design creativo. Fin da piccola mi è sempre piaciuto progettare e creare oggetti utilizzando diversi materiali. Con il progetto Mandulis ho cercato di concretizzare questa passione.

DM: Qual è la caratteristica che contraddistingue le tue creazioni?

MC: Ciò che caratterizza le mie borse sono sicuramente le linee minimali, pulite ed essenziali. Ho scelto di utilizzare il tessuto al posto della pelle per la sua grande varietà di texture e colori, che mi offre un’ampia possibilità negli abbinamenti. Oltretutto il tessuto mi permette di creare un prodotto estremamente leggero, pratico, piacevole da indossare.

DM: Quest’estate, nel mese di maggio, hai partecipato ad un evento a Milano: Wo/Man Italian Style. Ci puoi raccontare di questa esperienza?

MC: L’evento che si è svolto in Corso Como, una delle via centrali di Milano, era legato al tema dell’accessorio uomo/donna. Sono stati selezionati 20 brand. Ho deciso di esporre solo una selezione dei miei prodotti: zaini abbinati alle scarpette friulane. Quest’ultimo è un prodotto che a Milano viene percepito e venduto molto bene. Ho voluto presentarle anche spaiate, utilizzando fantasie diverse, ma in gradazione di colore. Dopo l’evento ho avuto un riscontro interessante tramite i social media (facebook, instagram) e anche l’acquisto on-line.

DM: Un altro evento che ti ha vista impegnata quest’estate è stato il “Summer Temporary Shop” a Cividale, com’è andata?

MC: Ho avuto l’opportunità di esporre in una galleria d’arte, durante il Mittelfest, evento artistico molto importante che attira pubblico da ogni parte d’Europa. Nonostante sia durato solo una settimana, sono rimasta molto soddisfatta perché c’è stata un’ottima affluenza e una positiva percezione dei miei prodotti.

DM: Il 7 ottobre hai partecipato a “Barbacan Produce #14” a Trieste, in occasione della Barcolana, com’è andata?

MC: Giornata splendida, baciata dal sole! La città era in completo fermento. C’erano molti turisti venuti appositamente a Trieste per la Barcolana. Quest’anno Barbacan Produce rientrava anche nel programma ufficiale. Eravamo ben 54 espositori. Evento sempre molto bello, dove rincontrarsi tra espositori/amici, clienti che ritornano e tanti altri nuovi che vengono a scoprire noi e questo angoletto, davvero caratteristico della città.

DM: I tuoi prodotti sono finiti anche all’estero?

MC: Poco tempo fa ho spedito miei prodotto in Giappone e Cina, altri sono volati in tanti paesi europei. Grazie ad una interessante collaborazione con Buskin Bears, molte mie creazioni sono state vendute all’estero, raggiungendo anche l’America. Per loro ho disegnato e realizzato degli zaini “tecnici” ideali per chi ama la montagna e l’avventura.

DM: Cosa provi quando una tua nuova cliente indossa o usa uno dei tuoi prodotti?

MC: Sicuramente tanta soddisfazione, perché hai la conferma che quello che fai piace e viene apprezzato. Mi piace inaspettatamente vederle indossate e riconoscerle tra tante, perché ognuna ha la sua storia.

DM: Come vedresti il tuo brand fra qualche anno?

MC: Mi piacerebbe che il mio brand fosse riconosciuto in Italia ed all’estero. Apprezzato per il suo design, per la cura dei dettagli e l’originalità, che rende l’outfit di chi lo indossa più personale e ricercato.

Per seguire Manuela: Facebook / Instagram

 

Martina Dell’Osbel

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