Può una relazione di amicizia superare ogni aspettativa di amore?
La risposta è sì, e Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ne parla proprio nel suo ultimo libro “Ci vediamo un giorno di questi” (Garzanti). Diciassettesimo successo editoriale della sua carriera, ai vertici delle classifiche dei più venduti, questo libro rappresenta la storia dell’amicizia femminile per eccellenza: Ludovica e Caterina, abbonata alle scelte tranquille la prima, vulcanica ed energica la seconda, si raccontano nelle avventure, nella vita di tutti i giorni, nelle scelte giuste e sbagliate, nell’appoggio incondizionato che l’una dà all’altra. Due persone che più diverse non potrebbero esistere, attratte da una forza ancestrale e indissolubile, sorelle ma non sorelle. Quel sentimento di vicinanza anche quando sono lontanissime, molto comune nelle donne da renderle così speciali e incomprensibili agli uomini.
“Avevo appena finito questo libro – racconta l’autrice in occasione della presentazione del libro alla stampa alla festa del libro PordenoneLegge di settembre scorso – ed è capitato un evento molto doloroso nella mia vita privata, tanto che ho voluto riscrivere il finale per creare un immaginario della realtà, in tutti i suoi aspetti, compresi quelli dolorosi. Quando una persona supera i 40 anni si ritrova a tirare un po’ le somme con le cose della vita e a guardare con occhi diversi le persone che, nonostante tutto e al di là del fatto che ti hanno conosciuto quando avevi 20 anni e non eri niente, ti stanno ancora accanto. È scegliersi, è guardare oltre. L’amica vede di te cose che tu per prima rifiuti di vedere ed è capace di dirti la verità sempre.”
La storia di Ludo e Cate, di Gabriel, Paolo e degli altri protagonisti del libro vuole aiutare il lettore a capire che nella vita e nelle relazioni non si può dare nulla per scontato. “Un amico a me molto caro – continua la Bosco – è scomparso da poco a causa di una malattia di cui non sapevo nulla. Se n’è andato come un ladro, l’ho perso senza nemmeno che me accorgessi. L’ultima volta che l’ho visto mi ha detto “Ci vediamo un giorno di questi” e poi… Ci soffro ancora molto, soprattutto perchè in fondo rimpiango di aver dato la sua presenza nella mia vita per scontata.”

Ma il libro racchiude tra le pagine anche un monito ad ascoltare il cuore, quando la vita mette in discussione quelli che si considerano dei punti fermi indiscutibili: un rapporto amoroso, la salute, i progetti di carriera. Quando Ludovica decide di impegnarsi in modo serio con Paolo, entra in un vortice di manipolazioni psicologiche e fisiche inaspettate e confuse, tanto che non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi di ribellarsi ed uscire da uno schema di vita già calcolato e “sicuro”. Solo Caterina saprà come correre in soccorso all’amica e farle comprendere il senso dell’amore vero, senza condizioni o vincoli. E sarà sempre Ludovica a decidere di cambiare vita per stare accanto all’amica e sostenerla nella difficoltà.
Lettura rapida e briosa, dallo stile pragmatico inconfondibile della Bosco, il romanzo è piacevole e lascia nel cuore la pienezza delle emozioni, fino all’ultima pagina.
Francesca Casali