5 Tips: Montecarlo di Lucca, un crocevia di arte e sapori

Quando un piccolo borgo toscano ti lascia un segno per la sua particolarità e semplicità: Montecarlo di Lucca. Siamo abituati a lasciarci trasportare dall’entusiasmo quando visitiamo città d’arte famose, centri rinomati o luoghi che visita la grande massa, ma è bello scoprire e lasciarsi stupire anche dai luoghi più piccoli e semplici. Questo luogo, posto sul crinale della dorsale che separa la Valdinievole dalla Piana di Lucca, è un borgo che nella sua semplicità rimane nel cuore. Le persone, i piccoli negozi, le viuzze particolari e la sua storia. Il borgo viene chiamato Montecarlo in onore del Principe Carlo figlio del Re Giovanni di Boemia, liberatore di Lucca dall’occupazione pisana. Vediamo allora quali sono le cose assolutamente da vedere se vi capiterà in futuro di calcare queste zone.

1. LA FORTEZZA DI MONTECARLO

Una struttura di un imponenza ed eleganza che spiazzano. Giardini luminosi, camminamenti che permettono viste mozzafiato e angoli perfetti per sedersi e assaporare la pace della natura. La fortezza è stata costruita sul punto più alto della collina di Montecarlo anticamente chiamata “il Cerruglio”. Questa posizione strategica tra le due valli l’ha resa ambita nel Medioevo dalle più potenti città della Toscana: Firenze, Pisa, Lucca. A causa di ciò, la fortezza e la collina sono state luogo di numerose battaglie e la struttura della rocca ha subito inevitabilmente delle modifiche.

2. RISTORANTI A MONTECARLO

Fattoria il Poggio: grandi numeri, festa e divertimento. Tutto questo lo si può testare alla Fattoria il Poggio, un ristorante che può ospitare davvero un grande quantitativo di persone, e che ospita anche comitive di turisti stranieri proponendogli piatti tipici della tradizione toscana. Un grande giardino e la possibilità, d’estate, di ballare su una pista esterna. Per gli appassionati di carne, c’è la mitica fiorentina.

La Piccola Enoteca: a volte ci sono dei locali che apparentemente sembrano “normali”, ma poi, vivendoli di più, ti accorgi che al loro interno ci sono delle caratteristiche che li rendono unici. È il caso del ristorante La Piccola Enoteca, una tipica osteria che al suo interno offre una vista mozzafiato. Una piccola terrazza con pochi tavolini, un’atmosfera intima e piatti sfiziosi.

Ristorante Vecchio Olivo: avete mai provato l’esperienza di mangiare immersi negli ulivi? Al Ristorante Vecchio Olivo si può fare. Un ristorante con tavoli all’interno, ma l’esperienza suggestiva è cenare nella terrazza esterna, lasciandosi coccolare dagli ulivi che fanno da cornice adatta per una cena di alta qualità assaporando piatti particolari, come per esempio diversi tipi di selvaggina.

3. BORGHI DA VISITARE

Borgo a Mozzano: un pittoresco paese che si trova percorrendo la strada per la Garfagnana. Questo piccolo paesino è famoso per ciò che si trova all’uscita dell’abitato: il ponte della Maddalena, anche detto “Ponte del Diavolo”. Una costruzione particolare a schiena d’asino che scavalca il fiume Serchio con quattro spettacolari arcate asimmetriche.

Bagni di Lucca: località termale molto famosa nel secolo scorso. Fu infatti frequentata dalla nobiltà lucchese e da numerosi artisti, scrittori e poeti. Il centro abitato è annunciato dal Ponte delle catene, opera dell’architetto Lorenzo Nottolini. Bagni di Lucca è tutt’oggi frequentata da numerosi stranieri, in modo particolare dagli inglesi, che hanno eretto in passato un loro cimitero monumentale e la chiesa anglicana.

Barga: si tratta del centro più importante della media valle del Serchio. Il borgo è composto da una parte antica arroccata sul colle e una parte più moderna ai piedi dell’antico paese. Dal terrazzo della chiesa si gode un bel panorama della vallata con lo sfondo delle Alpi Apuane mentre allontanandosi un po’ dal centro storico ci si imbatte in una cosa particolare: una cabina telefonica inglese. È stata donata da un italo-scozzese originario di Braga, a testimonianza del fortissimo legame con la Scozia, che tutt’oggi si respira. Al suo interno ci sono libri e viene quindi portato avanti il progetto di bookcrossing.

4. COLLODI E PINOCCHIO

Collodi, famosa per il Parco di Pinocchio, è una tappa obbligata se ci si trova in queste zone. Non è solo bello per i bambini, ma è entusiasmante anche per gli adulti. Grazie ad un attività basata sulla letteratura e sull’arte, da decenni la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, gestisce il parco come parte di un ampio lavoro culturale a favore dell’infanzia. All’interno del Parco vi è un percorso che fa rivivere le tappe dell’Avventura di Pinocchio attraverso spazi verdi, giochi e arte. Sculture, mosaici e costruzioni sono ambientate ad hoc per affascinare grandi e piccini. Dal parco si può anche notare una bellissima Villa, chiamata anche villa delle cento stanze: Villa Garzoni. Questa villa non è al momento visitabile e la si può vedere da vicino solo raggiungendo due punti di osservazione dove risalta la maestosità ed il mistero di questa villa. Visitabile invece è il Giardino Garzoni, risultato del lavoro di due secoli che celebra il gusto artistico. Perdersi fra le meraviglie di questo luogo è facile: fresche e suggestive grotte artificiali, teatri ricavati da siepi di bosso, statue raffiguranti satiri, dei e dee, animali, personaggi e fitti boschetti di bambù. All’interno del giardino c’è inoltre la possibilità di visitare la Collodi Butterfly House, uno splendido edificio-serra che ospita centinaia di farfalle tropicali. Ultima chicca di Collodi, per chi non ha paura di far fatica, il paesino che si erge dietro Villa Garzoni: un borgo suggestivo, con tantissime calli e angoli suggestivi. Un luogo in cui ormai vivono poche anime, anziani che preferiscono rimanere nel posto dove sono nati e cresciuti, fuori dal traffico delle macchine e dalla veloce routine della società odierna.

5. LIVORNO: UN CACIUCCO DI GENTI

Una città strana Livorno: un caciucco di genti. Definita così, questa città di mare, è davvero un luogo particolare dove si sentono le influenze di molte culture. Non esistono “ghetti”, ma comunità, dove le persone nel corso dei secoli si sono perfettamente integrate nel tessuto sociale e culturale della città. Molto suggestiva da percorrere è la fortezza vecchia, che dopo essere stata per secoli sede della guarnigione militare cittadina, all’inizio del XX secolo divenne un quartiere cittadino fino alla sua distruzione causa dei bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Venne poi ricostruita e restaurata fino agli anni ’70. Interessante inoltre a Livorno il tour dei fossi in battello, della durata di circa un’ora, che permette di vedere la città da un punto di vista diverso attraversando le vie d’acqua. Una delle cose più suggestive di questo tour è il passaggio del battello sotto Piazza della Repubblica, lunga ben 240 metri, ma si vede anche la fortezza vecchia, il quartiere “venezia” ed altre zone caratteristiche della città.

Un territorio tutto da scoprire e vivere.

 

Martina Dell’Osbel

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