Fino al 1 ottobre, Arte Queer in mostra al Tate Britain di Londra

Alla Tate Britain viene ospitata la prima mostra dedicata all’arte Inglese a tematica queer, co-curata da Clare Barlow e Amy Concannon. I curatori hanno selezionato opere di forte identità, presentando lavori personali, intimi ed erotici accanto ad altri più rivoluzionari ed incisivi.

L’esposizione di queste opere, è stata realizzata in concomitanza del 50° anniversario della depenalizzazione parziale del reato di omosessualità maschile in Inghilterra e Galles. Le opere sono riconducibili quindi a tematiche relative il mondo LGBTQ (persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e di indentità Queer). La mostra raccoglie quadri significativi di artisti che celebrarono, spesso in codice, quello che alla fine del secolo XIX fu definito “l’amore che non osa dire il proprio nome”.

L’esposizione si articola in più sezioni, ciascuna delle quali esplora argomenti diversi, attraverso dipinti, disegni, schizzi, filmati e fotografie. In questo percorso viene delimitato un lasso temporale che va dal 1861, anno di abolizione della pena di morte per gli atti di sodomia, al 1967, anno del Sexual Offences Act, in cui venivano riconosciuti legalmente i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti in ambito privato. Poco più di un secolo dove viene messa in evidenza la capacità degli artisti di confrontarsi ed esprimersi nei confronti dell’omosessualità, in un periodo storico in cui le convinzioni e i pregiudizi riguardanti il genere e la sessualità, si andavano trasformando. Queer British Art mette in mostra l’importanza dell’arte Queer e il suo ruolo nella società del XIX e del XX secolo. Gli artisti di questo periodo, hanno saputo esplorare ed esprimere  le proprie esperienze,i propri desideri, il senso di sè e del proprio orientamento sessuale.

Tra le opere più emblematiche il dipinto di Simeon Solomon  raffigurante il bacio lesbico di Sappho and Erinna in a Garden at Mytilene (1864), la tavola di David Hockney, Going to be a Queen for Tonight (1960) manifesto acclamato della scena queer. Sono preseenti inoltre grandi capolavori di Francis Bacon, Keith Vaughan, Evelyn de Morgan, Gluck, Glyn Philpot, Claude Cahun e Cecil Beaton. Oltre a questa raccolta di quadri sarà possibile ammirare una raccolta di video, documenti e riviste del periodo, foto e oggetti personali tra cui una parrucca di scena indossata da Jimmy Slater in ‘A Perfect Lady’ (1920).

L’esposizione sarà visitabile alla Tate Britain fino al 1 ottobre 2017.

 

Martina Dell’Osbel

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