5 Tips: Pistoia, capitale italiana della cultura 2017

Una città incastonata nelle distese di vivai, portatrice di un patrimonio artistico-architettonico degno di nota e ricca di identità grazie alle svariate iniziative culturali. Di origine romana e vicina a Firenze, Pistoia, tra le sue storiche cinta murarie, è una città di un fascino particolare. Al di fuori delle sue mura offre la possibilità di assaporare il territorio attraverso scenari suggestivi: montagne, colline, riserve naturali. Va inoltre sottolineato che Pistoia vanta l’esistenza di aree agricole ai margini della città storica e negli ultimi anni, sono stati recuperati 40.719 mq di territorio agricolo e 11.330 mq a verde privato, terreno quindi sottratto alla cementificazione. La posizione della città, quasi esclusivamente ciclabile e pedonale, è ideale per ogni tipologia di turista e turismo: certo, è un peccato trascorre solo poche ore in questa magica città, ma in mancanza di tempo, vediamo quali sono le cose assolutamente da vedere.

1. VIVAISMO

La strada che si fa per arrivare a Pistoia è una via incantevole, segnata dai numerosi vivai che contraddistinguono l’identità di questa città. Oggi è la provincia leader per quanto riguarda il vivaismo in Europa ospitando piante tipiche di tutte le zone del mondo. Un territorio che riflette la storia della Toscana, dove i parchi delle grandi ville storiche, fin dal tempo dei Medici, erano modelli per i più importanti giardini europei. Ormai da molti anni il nome di Pistoia è diventato sinonimo di “Vivai di piante ornamentali”. La creazione del primo vivaio risale al 1849 da parte di Antonio Bartolini, giovane giardiniere pistoiese che cominciò a coltivare piante ornamentali destinate alla vendita. Oggi, l’attività vivaistica ornamentale, è concentrata nella Valle dell’Ombrone pistoiese e interessa oltre 5.200 ettari di terreno.

2. MUSEO CIVICO

Di origine ottocentesca, è la maggior istituzione museale della città, che raccoglie le più significative testimonianze dell’arte a Pistoia dal XIII al XX secolo. L’attuale allestimento, che ha fatto seguito nel 1982 al restauro del Palazzo comunale e al riordino del patrimonio civico nel suo complesso, valorizza l’entità storica e monumentale dell’edificio. Il percorso inizia dalle sale al primo piano con le opere più antiche su tavola e prosegue al secondo piano con tele dal Seicento all’Ottocento. La storia artistica di Pistoia è rappresentata in queste sale espositive attraverso prestigiose testimonianze di pittura pistoiese e fiorentina connesse al tessuto architettonico, urbanistico e religioso della città.

3. MUSEO MARINO MARINI

Il centro di documentazione e la Fondazione, sono due istituzioni nate nel nome dell’artista Marino Marini, che permettono, grazie alle sale espositive a disposizione ed agli allestimenti idonei alla vasta produzione dell’artista pistoiese, di condurre i visitatori in un viaggio alla scoperta della vita di Marini. Nato a Pistoia nel 1901, la sua attività artistica è iniziata molto presto, contraddistinta dalle sue sculture ritraenti cavalli, cavalieri, ma anche ritratti e incisioni. Oggi molte delle sue opere sono esposte nei più importanti e famosi musei del mondo. All’interno del percorso espositivo si possono osservare il gruppo equestre: soggetto più conosciuto di Marino, un vero e proprio simbolo che adotta per esprimersi e per leggere la realtà. I cavalli e i cavalieri diventano “miracoli”, poiché con queste forme dissolte ed estremamente drammatiche, lasciano trasparire un’ansia per la condizione umana. Nel Museo si trovano anche “composizioni di elementi”, opere dove le figure sono ridotte ad un insieme disconnesso e tutto diventa irriconoscibile. Ci sono inoltre i nudi femminili che si ispirano a Pomona (dea etrusca della fertilità) ed i festosi giocolieri, simbolo di una ricerca ossessiva da parte dell’uomo di un equilibrio inarrivabile. Infine la ricca collezione di ritratti, partendo dai volti legati alla sua sfera familiare fino ad arrivare a volti di persone incontrate durante i suoi molteplici viaggi.

4. PALAZZO FABRONI

Come nel Rinascimento, anche in epoca contemporanea, Pistoia continua ad attrarre artisti, in un proficuo scambio con il mondo internazionale dell’arte. Ne è un esempio Palazzo Fabroni: contemporaneo Palazzo ottocentesco, in possesso della civica comunità di Pistoia dal 1861 e ora sede principale delle sale espositive permanenti e temporanee relative alle arti visive moderne e contemporanee. Palazzo Fabroni si fonde con il territorio pistoiese diventando, non solo uno spazio espositivo, ma un luogo di incontro e di riflessione sull’arte. Una struttura aperta che dialoga con la città e che propone spazi per approfondire linguaggi e problematiche relative l’arte contemporanea in modo multidisciplinare. La collezione permanente esiste oggi grazie a lasciti e a donazioni succedutesi nel corso del tempo fin dai primi anni Ottanta del secolo scorso. È composta da nuclei diversi che testimoniamo tendenze del primo dopoguerra e personalità che si sono distinte dopo gli anni Sessanta.

5. FORTEZZA DI SANTA BARBARA

Monumento i stile gotico, la Fortezza di Santa Barbara, è un tipico ed importante esempio di architettura militare risalente al periodo granducale. La fortezza è voluta da Cosimo de’ Medici per consolidare il suo potere attraverso la promozione di grandi opere pubbliche, soprattutto di carattere militare. Progettata da Nanni Unghero nel 1539, con la direzione dei lavori affidata all’architetto militare Giovanni Battista Beluccini, la struttura rispetta le tipiche caratteristiche delle strutture difensive del periodo: pianta quadrangolare, angoli rinforzati da possenti bastioni, fossato a ulteriore difesa delle sue mura. Un luogo in cui il tempo si ferma e che permette di ritagliarsi attimi di piacevole relax e meditazione.

Per Pistoia Cultura 2017 tutti i musei civici sono gratis e quindi non c’è biglietto di ingresso. Per qualunque altra informazione: www.pistoia17.it

 

 

Martina Dell’Osbel

 

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