Approdare a Ischia per caso non è così difficile, il web aiuta. Tra le isole del Tirreno c’è solo l’imbarazzo della scelta: Elba, Ponza, Giglio… ma cliccare proprio su Destinazione Ischia ha un suo perché: “Perché Ischia è Ischia” è stato detto, nonostante le affermazioni di tanti “Ischia sì, ma vuoi mettere Capri…”. Allora scopriamo i 5 motivi per cui quest’isola merita di essere vissuta.
1. ROAD TO ISCHIA
Il viaggio per arrivare a Ischia è già di per sé parte integrante dell’esperienza ischitana. È un modo per entrare piano piano nel mood, piegarsi all’inesorabile picchiare del sole, sintonizzare l’orecchio sui suoni e le melodie della lingua napoletana, assaporare il profumo del mare, mescolarsi a tutte le etnie di turisti e assieme a loro riempire gli occhi di paesaggi, occhi spalancati e sempre più assetati di cose belle. Che si arrivi in aereo a Napoli o in treno alla stazione centrale, giungere al porto è facile con autobus di linea (Alibus) o taxi, basta mantenere quello sguardo un po’ spaesato del turista perso seguendo le indicazioni per la fermata e subito qualche simpatico napoletano si fa avanti proponendo possibili soluzioni. Propensione che i napoletani hanno nel DNA. L’ansia del viaggiatore provveduto condurrebbe alla prenotazione online dell’aliscafo dal porto Beverello all’isola, ma nell’assurdo acquistando direttamente al molo si risparmia un bel po’ (si passa dai 30€ circa dell’online ai 18,50€). L’importante è armarsi di pazienza, ci sono partenze quasi ogni ora. Consiglio: crema solare e occhiali scuri necessari per godersi il viaggio, ovviamente sul ponte, con il vento che stropiccia i capelli e il telefono che clicca foto a go go a Napoli, al Vesuvio, a Posillipo, a Procida, all’orizzonte blu…
2. CONCHIGLIE
Ecco cosa è inutile cercare sulle spiagge di Ischia. Sebbene i negozi di souvenir ne siano pieni (sono tutte d’importazione), sono proprio i negozianti a confermare che un turista innamorato del mare ischitano potrebbe portare a casa come ricordo al massimo dei microscopici esemplari di conchiglia di vongola. Essendo un’isola vulcanica, l’acqua del mare in alcune zone è particolarmente calda e non adatta alla vita dei molluschi.
3. FUMAROLE
Si narra che sotto Ischia si trovi il gigante Tifeo, figura mitologica che reggerebbe sulle spalle l’isola. Figlio di Tartaro e di Gea, simile ad un drago, venne spinto dalla madre a scontrarsi con Zeus per rivendicare il trono degli dei in favore del fratello Crono. Il mostro ne uscì sconfitto e costretto a giacere per sempre sotto il peso dell’isola, che Virgilio poi identificò nell’Eneide con Ischia, l’antica Inarime. Qui si spiega l’origine di alcuni nomi di località come Panza, Ciglio, Bocca: si troverebbero in prossimità delle corrispondenti parti del corpo di Tifeo. Le acque termali sono le lacrime di Tifeo, piante per la fatica di reggere tale peso, le fumarole corrisponderebbero invece con il suo respiro caldo.
Si spiegano con il mito il clima e la presenza di fenomeni di vulcanismo secondario della zona di Sant’Angelo come le acque termali, le nuvole di vapore (fumarole) che fuoriescono in alcuni punti della città e le bolle di gas nel mare (si possono osservare sott’acqua se muniti di maschera o in superficie dalla riva).
4. SINGLE A CENA
L’ideale è andare a Ischia in coppia: un viaggio che resta nel cuore, di un romanticismo quasi sfacciato fatto di lunghissimi, magici tramonti rosa e un’atmosfera dal sapore un po’ retrò che fa tanto divi hollywoodiani in visita. Etero o gay, non importa: il tavolo per due al ristorante è sempre a disposizione. Meno chance di trovare un posticino per cenare ce le ha il single, che viene gentilmente invitato a prenotare prima o accompagnato in una zona leggermente appartata della sala con fare un po’ incerto e quasi rammaricato del cameriere. Non succede sempre, ovviamente. Cibo sublime, a base di pesce locale, annaffiato da vini autoctoni. La pizza ha il suo perché. Vantaggi della singletudine: nessuna discussione sulle azzardate calorie del piatto, nessuna forchetta che protende minacciosa sul piatto “mi fai assaggiare il tuo”, scarpetta in libertà a rinfrancare lo chef.
Ristorante top a Sant’Angelo:
Lo scoglio – Via Cava Ruffano 58, Serrara Fontana. Location suggestiva a picco sul mare (che si paga), servizio eccellente, ottimi i paccheri con totani. Vino ischitano impera (Lefkos della cantina Cenatiempo), come digestivo un rucolino (amaro tipico a base di rucola).
La tavernetta del Pirata – Via Sant’Angelo 77, Serrara Fontana. Sul molo, di fronte al promontorio di Sant’Angelo. Locale pittoresco, speciale il fritto di calamari, prezzi indimenticabili.
Pizzeria da Pasquale – Via Sant’Angelo 79, Serrara Fontana. Nel dedalo di viuzze di Sant’Angelo, lontano dalla frenesia panoramica. Tipica pizza napoletana cotta nel forno a legna e fatta col cuore. Top.
5. AUTOBUS O SCOOTER?
Ischia si visita facilmente utilizzando i mezzi pubblici: ci sono autobus di linea dall’alba a notte fonda che collegano la strada principale da Ischia (Casamicciola, Lacco Ameno, Forìo, Panza) fino a Sant’Angelo in circa un’ora. Tempo di attesa al massimo 20 minuti. Il biglietto è acquistabile anche sul mezzo con un sovrapprezzo di 0,50€ (quindi 2€). Chi sceglie di soggiornare a Sant’Angelo, si ricordi che l’ultima fermata è Cava Grado e che da lì inizia la zona in cui i mezzi a motore non sono ammessi. Per le stradine della città (ex mulattiere) possono girano soltanto piccole golf car elettriche o similari. Sebbene ci sia il servizio eco-taxi sempre disponibile, l’hotel Loreley offre il servizio di picking up su richiesta.
Noleggiare uno scooter è la soluzione ideale se si vuole essere autonomia e soprattutto se si conoscono già almeno un po’ le strade dell’isola (fondamentale). Non avere sotto mano il navigatore può essere un problema, anche se dà la possibilità di arrivare in zone poco note, dove le viuzze sono strette e impervie. Ad esempio la zona del faro, a Punta Imperatore. Importante non abbandonarsi allo sconforto dovuto alla perdita di orientamento e adeguarsi alla situazione con un po’ di spirito avventuroso. Il suggerimento è di optare per uno scooter leggero, magari un cinquantino, visto che non ci sono pretese di viaggiare in velocità, ma solo il desiderio di assaporare ogni tappa del viaggio. Parcheggio ovunque, gratuito. L’investimento è di circa 30-35 € al giorno, rifare il pieno dopo un giorno di tour in tutta l’isola costa al massimo 5€.
Il mare di Citara
Francesca Casali