Premio Paesaggio alla Valle dei Templi

Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento è stato il vincitore del primo Premio Paesaggio italiano, il riconoscimento nato in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita per stimolare l’elaborazione di iniziative per la promozione e la valorizzazione del paesaggio.

La conservazione e la salvaguardia del territorio sono importanti non solo in relazione alle risorse naturalistiche ma anche all’inestimabile patrimonio culturale locale: “Il paesaggio – dichiara l’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio – è la rappresentazione e il racconto della storia, passata e recente, con le sue contraddizioni e le sue ricchezze, ma è anche un patrimonio di risorse identitarie, in cui ogni giorno siamo chiamati responsabilmente ad agire in un’ottica volta a migliorare la qualità della vita dei cittadini e costruire il futuro dei territori. Tutelare attivamente il nostro patrimonio e saper fondere, in una dinamica progettualità, cultura, territorio, paesaggio ed economie è la sfida del presente”. Il paesaggio, quindi, frutto dell’intervento antropico, rappresenta una delle massime espressioni dell’evoluzione di una civiltà, ed è proprio per le testimonianze ancora visibili di queste trasformazioni che la Valle dei Templi continua ad essere una meta scelta dai visitatori di tutto il mondo.

Il fascino delle antiche rovine si fonde con un contesto naturalistico suggestivo: qui è possibile ammirare il Tempio di Zeus, uno dei pù grandi templi della Grecia antica, quello di Ercole, il più antico di Agrigento, fino al Tempio della Concordia, quello meglio conservato. Non si può fare a meno di restare incantati neanche dall’agorà, risalente all’età greca e romana, luogo dedicato alle attività ricreative, educative e sportive. La Valle dei Templi non finisce mai di incantare grazie ai mosaici che decorano le abitazioni romane ed elleniche, i laboriosi acquedotti, l’area delle necropoli all’esterno della città antica, senza dimenticare la tomba di Terone e le basiliche paleocristiane come quella di “Villa Athena”.

La Valle dei Templi, entrata a far parte dei siti UNESCO nel 1997, è stata premiata per il progetto “Agri Gentum: landscape regeneration”, che, come si evince dalle motivazioni, “ha messo in pratica i principi della Convenzione europea del paesaggio attraverso politiche d’eccellenza”. Nello specifico, è stato riconosciuto il merito di aver attivato studi e ricerche con la finalità di valorizzare le aree del Parco, assieme ad ulteriori iniziative come l’affido in concessione di terreni demaniali per la creazione di orti sociali, olivi e viti a marchio Diodoros (brand appositamente creato), attività incentrate sull’educazione ambientale nelle scuole assieme alla progettazione di percorsi a piedi e in bicicletta, alla presenza di un laboratorio per la conservazione del germoplasma di mandorlo, olivo e pistacchio oltre al Museo del mandorlo.

A seguito della sinergia tra enti privati e pubblici in un’ottica di intenti comuni, giù nel 1999 è stato valutato positivamente l’intervento di recupero del Giardino della Kolymbethra. Questo gioiello costituisce un esempio perfettamente riuscito di valorizzazione turistica e culturale del paesaggio, avendo accolto quasi 436.000 visitatori dall’apertura al pubblico. Il futuro della Valle dei Templi si prospetta florido più che mai data anche la recente candidatura alla V edizione del Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa.

 

 

Sara Forniz

 

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