Storie dell’Impressionismo: successo prolungato

La mostra Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir da Van Gogh a Gauguin  è stata posticipata fino al 1 maggio. Un successo inarrestabile che nei primi 77 giorni di apertuna ha registrato quasi 120.000 visitatori, segnale del forte attaccamento del pubblico nei confronti di una corrente artistica che continua ad emozionare.

20170221_dosmo_impressionismo_3Il percorso museale è stato ideato e curato da Marco Goldin per celebrare i vent’anni dell’attività di Linea d’ombra, diventata una realtà di spicco nel panorama museale nazionale e non solo. “L’esposizione […] è suddivisa in sei sezioni, che consentono al visitatore di percorrere un cammino tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. Facendo ricorso a prestiti provenienti da alcuni tra i principali musei del mondo, ma anche da collezioni private che aprono le loro porte. Rendendo quindi la mostra, ulteriormente, un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza sconosciuta”. Con queste parole il curatore trevigiano introduce il progetto, frutto di un appassionato processo di approfondimento iniziato nel 1996.

Attraverso le 140 opere esposte presso il Museo di Santa Caterina a Treviso, il visitatore potrà percorrere l’intera evoluzione della corrente artistica, dal pre Impressionismo di inizio Ottocento fino ai primi del Novecento. Le tappe temporali di questo excursus sono scandite dalle sezioni tematiche, prima delle quali Lo sguardo e il silenzio: il preambolo che vede, con i primi lavori di Ingres, l’inizio del progressivo distaccamento dai canoni artistici accademici a partire dal ritratto dei volti che vede nelle opere di Van Gogh e Gauguin la massima esplosione cromatica. Una passeggiata nel giardino di Monet o sui prati dipinti da Renoir permette di comprendere l’indagine della figura umana in relazione allo spazio (sezione Figure sotto il cielo). Gli esempi di natura morta di Manet e Cézanne mettono in luce le potenzionalità interpretative, personali, della celebrazione del quotidiano (sezione20170221_dosmo_impressionismo_2 La posa delle cose). Nella quarta area tematica della mostra, Un nuovo desiderio di natura, le opere scelte manifestano a pieno le sensazioni istintive, immediate e passionali di quell’impressione che, grazie alla pittura en plein air, ha contraddistinto il movimento artistico. Un approccio che vede in Monet un’ulteriore evoluzione ultimando i dipinti in atelier. Un’inversione di tendenza che lo porterà alla realizzazione delle sue celebri serie, mosso da una profonda indagine per catturare e poi rappresentare lo spirito del luogo (sezione L’Impressionismo in pericolo). Il percorso espositivo si conclude con le ultime testimonianze pittoriche di Monet e Cézanne raccolte nella sezione Come cambia un mondo. Sono loro gli esponenti che più degli altri sono stati fin dagli albori i promotori dell’evoluzione dell’Impressionismo, creando i presupposti rispettivamente per la nascita dell’arte astratta americana di metà Novecento e le basi del cubismo.

 

Sara Forniz

 

 

 

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