“Sconfini”: Mattotti a Villa Manin

lorenzo_mattottiDopo il successo dell’edizione francese, fino al 19 marzo 2017, si potrà visitare la mostra di Lorenzo Mattotti. “Sconfini”, questo il nome dell’esposizione che vede le opere di Mattotti amalgamarsi con le stanze di Villa Manin. Il finito e l’infinito s’incontrano nella sua personale, un’esposizione capace di incantare lo spettatore e di farlo perdere e ritrovare nel percorso delle varie sezioni.

Curioso è vedere quanti bambini rimangano incantati di fronte alle sue opere e di come gli adulti si soffermino sui più piccoli particolari per cercare di entrare, forse, nel pensiero dell’artista. La mostra, che ripercorre le tappe salienti della carriera dell’illustratore e pittore italiano Lorenzo Mattotti, fa immergere le persone nella potenza evocativa delle immagini e delle opere dove vengono utilizzate tecniche diverse. Una produzione davvero variegata: dai fumetti alle illustrazioni, dai manifesti alle collaborazioni artistiche.

La mostra, a cura di David Rosenberg, è organizzata dall’Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondation Hélène & Édouard Leclerc e la partecipazione della Fondazione CRUP.
400 opere disposte lungo le sale di Villa Manin, creando un percorso che affronta diverse sfumature dell’animo umano. Si passa da sale dove la luce e i colori delle opere suggeriscono sentimenti positivi e gioiosi, per arrivare in sale dove il buio e i segni di pennello trasferiscono un senso di attesa e paura. Ne è un esempio la sala dove si trovano le opere ad inchiostro e pennello di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm: una rielaborazione del tema della foresta dove Mattotti, con il gioco tra bianco e nero, è capace di far entrare nell’atmosfera giusta lo spettatore, complice anche l’allestimento mirato e sottile della sala di Villa Manin. Il percorso viene inoltre accompagnato da video e musiche che ben si adattano alle opere dell’artista.

Una mostra da non perdere e che darà luce alle pareti di Villa Manin fino al 19 Marzo 2017.

 

Martina Dell’Osbel

 

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