Tancredi al Peggy Guggenheim di Venezia

Dal 12 novembre al 13 marzo la Collezione Peggy Guggenheim presenta una mostra, curata da Luca Massimo Barbero, che riporta nella città lagunare la firma artistica di Tancredi Parmeggiani, uno degli interpreti più originali e intensi della scena artistica italiana della seconda metà del ‘900. Nel ricco contesto artistico di Venezia saranno esposte 90 opere, un’attesa retrospettiva che saprà affascinare gli innumerevoli turisti ed appassionati di arte.

16-tancredi-1961-ugo-mulasTancredi è stato l’unico artista, dopo Jackson Pollock, con il quale Peggy Guggenheim stringe un contratto, promuovendone l’opera, facendola conoscere ai grandi musei e collezionisti d’oltreoceano e organizzando alcune mostre, come quella del 1954 proprio a Palazzo Venier dei Leoni. Peggy disse una cosa relativa a questo artista eclettico e capace di spiazzare con le sue opere: “In futuro ci si renderà conto della grande importanza germinale di questo pittore. Tancredi, con la sua pittura, crea una nuova filosofia poetica per coloro che non posseggono né telescopi né razzi: quanto fortunati noi che abbiamo tali cristallizzazioni da trasportarci sani e salvi, verso altri mondi”. 

La sezione dedicata a Tancredi è una straordinaria raccolta di lavori, che ricostruiscono in modo intimo una produzione emotivamente spiazzante ed intensa che rappresenta a pieno questo grande interprete dell’arte del secondo dopoguerra. I lavori esposti documentano la produzione artistica degli anni ’60, una fase di vita che per l’artista è stata di passaggio ed evoluzione, un momento di crisi e di completa revisione della propria pittura. L’esposizione rappresenta inoltre il ritorno in Italia di una preziosissima selezione di opere donate dalla mecenate ad alcuni celebri musei americani: la ‘Primavera’, proveniente dal MoMA di New York e ‘Spazio, Acqua, Natura, Spettacolo’, oggi al Brooklyn Museum.

 

Martina Dell’Osbel

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