I Giochi Olimpici brasiliani sono stati ufficialmente inaugurati al Maracanà con una cerimonia carica di passione, emozioni ed energia che ha conquistato i circa 60mila spettatori. Tanto entusiasmo all’interno dello stadio mentre all’esterno continuava la protesta contro i Giochi con scontri fra manifestanti e forze dell’ordine. Questa 31esima edizione delle Olimpiadi si svolge in un paese fortemente segnato dalla crisi economica e politica e a darne testimonianza sono stati i fischi del pubblico che hanno accompagnato il presidente ad interim Michel Temer durante il suo breve discorso. Come ultimo tedoforo era stato scelto il mito del calcio Pelè, ma il suo rifiuto a partecipare a questo momento così commemorativo, ha dato la possibilità di optare per un altro grande atleta brasiliano, l’ex maratoneta Vanderlei Cordeiro de Lima.
La cerimonia è iniziata sulle note di “Aquele Abraço” di Gilberto Gil, la canzone-simbolo della lotta contro la dittatura militare in Brasile. L’inno brasiliano è stato cantato da Paulinho da Viola. Musica, balli, effetti speciali hanno ripercorso la storia del Brasile, fin dalle origini, con un omaggio agli indigeni e alla foresta Amazzonica, passando per le prime occupazioni da parte di europei e africani per arrivare fino ai giorni nostri in cui la natura viene sacrificata per fare spazio alle metropoli contemporanee e a centinaia di edifici raffigurati da una serie di scatole sulle quali si esibiscono gruppi di funamboli del parkour.
Un’ovazione ha accolto l’entrata in scena della modella Gisele Bundchen e il suo duetto con Daniel Jobim che suona al piano “La garota di Ipanema”. Gli atleti sono stati accolti da urla e musica, la sfilata come da tradizione è stata aperta dalla Grecia. Esaltate l’entusiasmo dei pubblico che ha accolto l’Italia con in testa la portabandiera Federica Pellegrini.
Francesca Casali