Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest.
Sono 4 le splendide città che si contendono l’organizzazione dei Giochi Olimpici 2024.
I recenti scandali legati alle situazioni di degrado in cui versa la Capitale unitamente agli episodi di corruzione che sono venuti alla luce negli ultimi mesi hanno gettato un ombra molto cupa che non fa certo guardare a questa candidatura con speranza ed entusiasmo. Ma quale migliore opportunità de l’Olimpiade per riscattare se stessa e tornare a brillare?
Le Olimpiadi hanno il potere di cambiare il volto ad una città, incentivando e potenziando i servizi, le infrastrutture, valorizzando aspetti non ancora toccati. Ne sono testimonianza Londra, Sidney, Barcellona che hanno avuto occasione di crescere, abbellirsi e godere di un boom di turismo nei due anni successivi le Olimpiadi. L’ultimo clamoroso esempio vede protagonista Milano che sta vivendo oggi una sua rinascita grazie ad Expo.
Secondo uno studio dell’Università di Tor Vergata sarebbero 150.000 i posti di lavoro in più che porterebbe l’Olimpiade tra il 2017 e il 2024. Luca Cordero di Montezemolo, presidente di “Roma 2014” ribadisce che bisogna avere il coraggio di affrontare la sfida.
“Noi abbiamo la fortuna di avere il 70% degli impianti disponibili, il che è un vantaggio perché comporta una spesa minore e l’occasione di rimettere in sesto degli impianti di cui la città ha bisogno, alcuni dei quali, come lo Stadio Flaminio, bellissimo e in centro città, in stato di abbandono da anni. Una città come Roma, poi, non ha un Palazzo dello Sport per il grande basket o il grande Sport internazionale e questo, indipendentemente dalle Olimpiadi, è necessario.”
Per fronteggiare l’ombra della corruzione che spesso in Italia va a braccetto con i grandi eventi Montezemolo propone poche e semplici regole come avere un budget “il più basso possibile” ed aderire ad esso fino all’ultimo centesimo insieme alla trasparenza data da un gruppo di garanti di cui fanno parte alcune tra le più grandi autorità della magistratura.
“Chi dice no a queste Olimpiadi non pensa al futuro di questa città” afferma perentorio il presidente di “Roma 2024”. Se è vero che per guardare al futuro bisogna sempre aver chiaro il proprio passato, allora vale la pena gettare uno sguardo all’estate del 1960 quando Roma ospitò le Olimpiadi passate alla storia come le “migliori di sempre”.
In quelle Olimpiadi fecero irruzione per la prima volta le televisioni commerciali, le sponsorizzazioni, le vittorie di molti atleti neri, discriminati nei paesi d’origine e anche le prime paraolimpiadi della storia.
“Quell’eccezionale Olimpiade ha lasciato alla città opere infrastrutturali fondamentali ancora oggi”, sottolinea Montezemolo. Una sfida, una grande occasione per la città eterna che forse, vale davvero la pena percorrere.
Cecilia Tosi