Il tablet è diseducativo per i bimbi

Il tablet come la televisione è diseducativo per i bambini al di sotto dei 2 anni. Lo affermano esperti del Dipartimento di Pediatria del Boston Medical Center che hanno pubblicato, in un articolo apparso su Pediatrics, i dati relativi alla ricerca sulle potenzialità educative di strumenti tecnologici in età infantile.

Se fino a oggi gli studi si erano fermati all’analisi degli effetti della televisione e dei video, ora è ormai inevitabile che ad essere presi in considerazione siano devices come lo smartphone o il tablet: nei bambini al di sotto dei 30 mesi non c’è evidenza di apprendimento se confrontati con ciò che possono significare per loro le interazioni con il mondo reale. Gli scienziati affermano che al momento è ancora difficile estrapolare dei dati e delle linee guida conseguenti che riguardino in modo specifico l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati da parte di bambini al di sotto dei 2 anni. Cosa certa è che un uso controllato di questi mezzi di comunicazione interattiva a scopo educativo può essere accettabile. Ne consegue che il ruolo dei genitori è ancora più importante nella selezione e gestione di ciò che circonda il bambino.

bambino-conn-tabletÈ comprovato che passare troppo tempo davanti alla tv può ridurre lo sviluppo delle capacità di linguaggio e di interazione sociale e si sospetta quindi che anche tablet e smartphone possano avere nei bambini gli stessi effetti negativi. Anche se ci sono app che hanno caratteristiche effettivamente creative, un uso non consono di questi strumenti porta a “rubare” il tempo ad interazioni umane dirette, all’esplorazione del mondo reale circostante, al gioco e allo scambio con altri bambini. Le conseguenze di questo si esplicitano in difficoltà di sviluppo dell’empatia, poche capacità sociali e di risoluzione dei problemi, carenza nelle abilità sensori-motorie e visio-motorie.

 

Francesca Casali

 

 

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