Al via la Mostra del Cinema di Venezia

ape3-654x352Oggi alle 19 la cerimonia di apertura della 72esima edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica a Venezia. Madrina della Mostra, Elisa Sednaoui. Il grande pubblico deve ancora scoprire questa giovane donna, 27 anni, sei lingue parlate, una Fondazione che porta già il suo nome. In un’intervista all’Ansa dice: “Sono una modella, un’attrice, un’artista, una mamma, una moglie e tante altre cose che cerco di tenere insieme. Seguo i miei progetti, ne ho tanti e ora mi hanno portata qui“.

E subito dopo la cerimonia, il primo fuori concorso da brividi Everest. Diretto da Baltasar Kormakur (2 Guns, Contraband) e con un cast straordinario composto da: Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Keira Knightley, Sam Worthington, Jake Gyllenhaa, Emily Watson. Il film è ispirato ad un evento reale ovvero il viaggio di due diverse spedizioni che si confrontano con la montagna più alta del mondo tra ghiacciai, slavine e soprattutto l’ipossia (mancanza di ossigeno).

Poker di cineasti italiani a Venezia, da sx: Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Piero Messina e Giuseppe Gaudino. Roma, 29 luglio 2015. ANSA
Poker di cineasti italiani a Venezia, da sx: Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Piero Messina e Giuseppe Gaudino. Roma, 29 luglio 2015. ANSA

Quattro i film italiani in gara a Venezia72: Sangue del Mio Sangue di Marco Bellocchio, A Bigger Splash di Luca Guadagnino, L’Attesa dell’esordiente Piero Messina e Per Amor Vostro di Giuseppe Gaudino.

Ci si domanda se Venezia saprà riservare l’atteso calore ai 4 italiani, visto che già Sorrentino non ha avuto grande attenzione a Cannes e altri protagonisti come Sorrentino, Moretti, Garrone attendono riscontri dal Festival di Toronto e Hollywood. Questi i film nel concorso:

> Marco Bellocchio con Sangue del Mio Sangue (Rai Cinema) con Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Lidiya Liberman, Filippo Timi, Alba Rohrwacher. Il film racconta di Federico, un uomo d’armi sedotto come il suo gemello prete da suor Benedetta che verrà condannata ad essere murata viva nelle antiche prigioni di Bobbio (il paese natale di Bellocchio). Nello stesso luogo, secoli dopo, tornerà un altro Federico, sedicente ispettore ministeriale in un microcosmo caotico e senza valori.

> Giuseppe Gaudino (prodotto da Gaetano Di Vaio e Figli del Bronx con Eskimo di Dario Formisano) in Per Amor Vostro. Il film racconta di Anna (Valeria Golino), moglie di un camorrista (Massimiliano Gallo), che vive, da quarant’anni, nel suo angolo d’inferno. Prigioniera dei doveri, della famiglia. Confortata da “anime poverelle” del sottosuolo, in realtà circondata da molti demoni, reali e immaginari.

> Luca Guadagnino con A Bigger Splash (con diritti di distribuzione in tutto il mondo già assicurati) evoca La Piscina, il film di Jacques Deray con Alain Delon e Romy Schneider per raccontare la storia di una coppia di americani, Paul (Matthias Schoenaerts) e Marianne (Tilda Swinton, la sua attrice-musa), che trascorre una vacanza in Italia e si trova in difficoltà quando la moglie invita un ex amante (Ralph Fiennes) e la sua giovanissima figlia (Dakota Johnson, reduce da 50 sfumature), scatenando gelosia e pericolosi scenari erotici fino alla tragedia finale.

Piero Messina, diplomato al centro sperimentale di cinematografia, aiuto regista di Paolo Sorrentino, fa un esordio “di lusso”, prodotto da Indigo e Medusa, con L’Attesa. Il film vede protagonisti Juliette Binoche (e Lou De Lage e Giorgio Colangeli). È la storia di Anna e Jeanne, isolate in una villa dell’entroterra siciliano, che aspettano insieme l’arrivo di Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda. E la loro attesa diventa anche un atto di amore e di volontà.

Nel fuori concorso Franco Maresco Gli Uomini di Questa Città Io non li Conosco in cui racconta di Palermo, Claudio Caligari Non Essere Cattivo terminato da Valerio Mastandrea con al centro Ostia, gli anni ’90 e i nuovi ragazzi di vita, mentre Gianfranco Pannone fotografa L’Esercito più Piccolo del Mondo, ossia le guardie svizzere del Vaticano. In Orizzonti, Renato De Maria racconta in un documentario gli Italian Gangaster, 30 anni di storie violente tra cronaca e cinema, mentre Alberto Caviglia firma quello che Barbera ha inserito tra i film più sorprendenti di Venezia72, Pecore in Erba.

 

Francesca Casali

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