La ricetta più innovativa in merito al tema “nanna” è proposta dal libricino The Rabbit Who Wants to Fall Asleep (Il Coniglio che voleva addormentarsi: Un nuovo modo di far addormentare i bambini) scritto e pubblicato dallo psicologo svedese Carl-Johan Forssén Ehrlin nell’aprile 2014. Il piccolo volume di 26 pagine sta scalando le classifiche in Regno Unito, Francia e Germania. Un bel “ciao” ai pianti dello spagnolo Estivill e dell’ormai vecchio Fate la nanna, mamme e papà ora hanno una nuova arma per la salvezza della tranquillità notturna loro e del piccolo. Il metodo Forssén propone tecniche psicologiche e linguistiche e tecniche di rilassamento per far addormentare i bambini attraverso la lettura e nella paginetta iniziale viene spiegato quando e come leggere e interpretare il libro. Il protagonista è Camillo, il coniglio che incontra Lumaca Sonnacchiosa, Gufo Occhi Pesanti e Zio Sbadiglio. Tutto un programma.
In un’intervista rilasciata all’inglese Indipendent, l’autore spiega che “Questa è una storia scritta per la nanna dei bambini innovativa che si basa su sofisticate tecniche psicologiche: l’obiettivo è quello di aiutare il rilassamento del bambino fino ad addormentarlo e assicurargli notti sempre più tranquille. La storia suggerisce alla mente inconscia del bimbo di dormire.”
Il gioco quindi sta nella lettura, basta solo abbassare la voce in alcune parti, rallentare o velocizzarsi in altre, ripetere spesso il nome del piccolo insonne e lanciarsi in una serie di enormi e incontenibili sbadigli. Durante le 26 pagine, i verbi “dormire” e “addormentarsi” sono utilizzati circa 80 volte, in particolare in combinazione con la parola “adesso”.
Svezia batte Spagna quindi ma il dilemma ora resta… Riusciranno i genitori a rimanere svegli a sufficienza per arrivare alla pagina 26?
Francesca Casali