Estate rovente e bagarre mediatica per la Stonex, start-up tutta italiana che si occupa di tecnologia e telecomunicazioni e che lascia l’Italia col fiato sospeso in attesa del nuovo smartphone Stonex One #Galileo. Voluto fortemente da Davide Erba, ceo di Stonex, e Francesco Facchinetti, artista e uomo di spettacolo, questo progetto “made in Italy” a cui l’azienda sta lavorando da due anni, finalmente sembrava arrivato alla realizzazione e invece… un ritardo, un intoppo e nulla di fatto, chi lo aspettava per metà luglio dovrà aspettare ancora, almeno fino a dopo ferragosto. E le accuse di poca trasparenza si sprecano. 
Lo smartphone promette tecnologia all’avanguardia e caratteristiche che lo mettono in concorrenza accesa con Samsung e altre marche di alta gamma: display da 5.5 pollici con risoluzione in Quad HD, pari a 2.560 x 1.440 con una densità di pixel per pollice pari a 534 ppi. Il processore Mediatek 6.795 costruito con architettura a 64-bit ha frequenza massima pari a 2.0 Ghz. 3 GB di memoria Ram LPDDR3 e 32 GB di memoria Rom, il device è dotato di slot per la micro SD. L’obiettivo della fotocamera posteriore ha risoluzione pari a 21 Mpx e 8 Mpx per quello frontale. Il software è Android Lollipop 5.5. Per la modica cifra di € 299,00. A tutto questo si associa una campagna di promozione coi fiocchi con Facchinetti che ha cominciato a postare video sui social ad aprile (il video postato su Facebook ai primi del mese risulta visualizzato da oltre 2 milioni di utenti). Gli appassionati di certo non si sono lasciati scappare l’occasione.
Ma qui siamo in Italia e le cose vanno così. Più si creano aspettativa e consensi, maggiore è il rischio di non riuscire a soddisfarli tutti… troppi! Chi mai avrebbe pensato che le adesioni sarebbero arrivate in pochissimo tempo a oltre 15.000? Di certo non la Stonex, che è arrivata alla data di scadenza col fiatone e l’amarezza di non poter accontentare chi ha finora sostenuto il progetto e, per non aver rispettato i termini di consegna, ha ricevuto anche un esposto da parte di Altroconsumo al Garante della Concorrenza e del Mercato. Si contesta a Stonex di aver agito in modo ingannevole nei confronti del consumatore: “Le informazioni diffuse dalla società, infatti, risultano non essere rispondenti al vero e inducono i consumatori a prendere decisioni che altrimenti non avrebbero preso. Ad esempio, vengono fornite informazioni scorrette relativamente alla disponibilità, la consegna e la quantità del prodotto“.
La risposta social di Facchinetti non si è fatta aspettare: “Sta proliferando sulla rete un’accusa che riteniamo altamente infondata, dove veniamo accusati di pratiche commerciali scorrette, riportando passaggi della campagna in maniera parziale. Come tutti sanno la nostra campagna è avvenuta sia sui social network e sul nostro sito web, pertanto ogni singolo passaggio è stato riportato con grande trasparenza. È una campagna che ha toccato decine di milioni di italiani e che ha dimostrato al nostro paese che le cose si posso fare anche in maniera diversa. Ci chiediamo se possa essere una colpa essersi trovati a dover far fronte ad una richiesta di gran lunga superiore a quanto si potesse immaginare all’inizio. Questo ha comportato dei ritardi organizzativi sempre prontamente comunicati o tramite le pagine dei nostri social, mailing list e tramite il nostro sito web. […] Ci teniamo a sottolineare che nessun cliente ha subito alcun danno economico se non la necessità di attendere un po’ di più del previsto la possibilità di poter acquistare Stonex One.”
Presto fatto, dal 29 luglio sarà possibile confermare la propria intenzione di acquisto per lo smartphone e l’addebito sulla carta di credito avverrà soltanto in agosto. Questo permetterà alla Stonex di dare alla ditta cinese, che produce smartphone OEM, il numero preciso di devices richiesti. Solo dopo il 20 di agosto quindi sarà possibile realizzare il sogno blu di molti, ma ne sarà valsa la pena.
Francesca Casali
