L’outfit giusto in tre mosse

ID-100232458Lo sguardo perso davanti all’armadio e la frase che tutti i giorni ci ripetiamo come un mantra: “Cosa mi metto?” La soluzione arriva da una ricerca promossa dal marchio Cotton Usa e condotta dalla psicologa Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta, psicodiagnosta esperta nel test di Rorschach, docente universitaria e autrice di numerosi libri. E quindi qual è il giusto outfit? Secondo lo studio, si ottiene seguendo tre semplici regole:

1. indossare un solo capo protagonista,

2. scegliere al massimo due colori,

3. non superare i tre accessori. Uno in particolare può essere un accessorio caratterizzante, come una collana con il proprio nome, un orologio, un anello antico.

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Miroslava Duma, international fashion icon

L’obiettivo è trovare un equilibrio che comunichi agli altri la vera essenza della persona e nello stesso tempo la descriva come accessibile, impegnata, affidabile. In ogni occasione, in un incontro di lavoro, una cena di famiglia o a casa con  il proprio partner. Le scelte nell’abbigliamento svelano molto della personalità di chi indossa un capo piuttosto che un’altro e la dottoressa Toro ritiene che ci siano dei veri e propri codici da seguire. “Un look in cui domina la complessità e l’eccesso di sovrapposizioni – spiega la psicologa – trasmette insicurezza, il classico effetto-corazza che nasconde le proprie fragilità. Invece, la semplicità complessiva degli abbinamenti, intesa come essenzialità e assenza d’inutili fronzoli, è lo stile più amato, che ottiene ampio consenso perché vi si legge l’autenticità della persona e l’affidabilità di chi la manifesta. Solo chi sente un bisogno profondo di apparire a tutti i costi, talvolta inconfessato anche a se stessa, non apprezza la semplicità.

Quando si sceglie la comodità le regole non cambiano. Secondo lo studio il classico jeans e maglioncino con calze in cotone, dona l’effetto complessivo di una donna rilassata, che si accetta completamente, anche se il limite con l’effetto trasandatezza è dietro l’angolo.

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Elena Barolo, fashion blogger, www.affashionate.com

Le donne che abbiamo intervistato – aggiunge la dottoressa Toro – ritengono che indossare un outfit comodo, come una tuta, per uscire, anche solo per presentarsi dal vicino di casa, ottiene decisa disapprovazione. Anche la comodità deve avere un tocco accurato e chic, se trapela trascuratezza diventa deprimente. Le personalità indipendenti e trascinatrici si rivelano tra tutte quelle più accurate nella scelta dei materiali, sia attraverso l’attenzione ai materiali nuovi e innovativi sia attraverso una decisa preferenza per le fibre naturali e di alta qualità.

La ricerca è stata voluta da Stephanie Thiers-Ratcliffe, international marketing manager di Cotton Usa, brand che identifica capi di qualità realizzati con cotone americano. La dottoressa Toro ha quindi ricevuto l’incarico di capire come vengono decodificati look e accessori da parte di donne di livello sociale e culturale medio-alto e scorpire quali sono le leve profonde che muovono le loro opinioni e scelte. Lo studio è stato condotto su un gruppo “di qualità” di otto donne, di età compresa tra i 25-45 anni, appartenenti a fascia sociale medio-alta.

 

Francesca Casali

 

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