La ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Genetics afferma che un team di scienziati americani avrebbe scoperto il gene responsabile della grandezza di frutti in piante come il pomodoro. La ricerca si basa sull’analisi genetica dei fattori che provocano la circonferenza dei frutti e, prendendo in considerazione due ceppi mutanti di una pianta di pomodoro, con anomalo numero di rami cresciuti nella parte alta dello stelo, si è visto che i frutti risultavano particolarmente grandi. La dimensione dei frutti e altri tratti genetici della pianta dipendono da ciò che accade nella parte superiore dello stelo, chiamata meristema. È qui che cellule non specializzate si dividono in altre cellule non specializzate o in cellule che identificano parti specifiche della piante come i carpelli, gli organi dei fiori che fungono da contenitori per i semi. I pomodori selvatici ne hanno due. Gli scienziati hanno scoperto un ciclo di feedback che coinvolge due geni, uno stimola la produzione di queste cellule e l’altro si occupa della produzione dei frutti. Una variante di quest’ultimo, un gene chiamato CLAVATA3, comporta la crescita oversize dei frutti rossi. Gli scienziati affermano che la proteina di questo gene richiede una catena di tre molecole di zucchero e, accorciando i rendimenti di questa catena, i pomodori risultano sempre più grandi. Dato che questo ciclo di feedback esiste nella maggior parte delle piante, il team sospetta che i coltivatori possano manipolare le colture per aumentare la grandezza dei frutti e addirittura aumentare il numero di chicchi in una pannocchia.
Francesca Casali