Vaccino non più associato al rischio di autismo

Baby-VaccineUno studio svolto negli Stati Uniti ha dato conferma che non c’è nessuna associazione tra autismo e vaccino trivalente, quello contro morbillo, rosolia e parotite, neanche per i bimbi che hanno un fratello con il disturbo neuro-psichiatrico. Il test è stato compiuto su 95 727 bambini, 1.929 (il 2%) avevano un fratello più grande con autismo. Nel complesso, 994 (1%) bambini del gruppo totale avevano ricevuto una diagnosi di autismo, di cui 134 (il 7%) tra coloro che avevano un fratello già colpito, rispetto a 860 (0,9%) tra quelli con fratelli senza autismo. Il tasso di vaccinazione per morbillo-parotite-rosolia (una o più dosi) per i bambini con fratelli non autistici era dell’84% (78.564) a 2 anni di età e del 92% (86.063) a 5 anni. Al contrario, i tassi di vaccinazione per i bambini con i fratelli più grandi autistici erano inferiori (73% all’età di 2 anni e 86% all’età di 5 anni). I piccoli che hanno partecipato allo studio erano iscritti al piano sanitario dalla nascita fino ai 5 anni di età dal 2001 al 2012 e avevano anche un fratello più grande iscritto al piano per almeno 6 mesi tra il 1997 e il 2012. L’analisi dei dati ha evidenziato che il vaccino morbillo-parotite-rosolia non è associato a un aumentato rischio di autismo a qualsiasi età. I risultati dello studio, finanziato dal National Institute of Mental Health, dai National Institutes of Health e dal U.S. Department of Health and Human Services, sono stati pubblicati sulla rivista Jama, a firma di esperti del Lewin Group in Virginia.  La ricerca ha anche confermato che il fatto di avere già un bimbo con disordini dello spettro autistico rende comunque i genitori più sospettosi nei confronti dei vaccini. In questo gruppo i tassi di copertura sono risultati minori di circa il 10%.

 

Francesca Casali

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