E’ Google a ricordarcelo: oggi – 22 aprile – è la Giornata della Terra, o Earth Day. Il doodle è emblematico: lettere maiscole, con al centro l’immagine blu e verde del globo. Sulle lettere, a sfondo nero, spiccano coralli rossi, un elefante dalle lunghe zanne, una lucertola e infine un armadillo. Se poi clikki sulla sfera terrestre, o più in basso sul call to action, puoi partecipare al simpatico test “che animale sei?”. Io naturalmente l’ho fatto (sono un mammut lanoso!) e l’ho pure condiviso sul mio Facebook personale, perchè alla celebrazione ci credo.
La ricorrenza che oggi celebriamo in 192 paesi nasce negli USA nel 1970. Fu ufficialmente nl 1971 che l’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Maha Thray Sithu U Thant annunciò che la celebrazione a favore della tutela ambientale beneficiava del Patrocinio dell’ONU, affermando:«Possano arrivare giorni pacifici e gioiosi per la nostra bella navicella spaziale Terra, che continua a correre e a girare per lo spazio freddo col suo caloroso e fragile carico di vita».
Il 22 aprile fu il giorno in cui, nel 1970, ben 20 milioni di studenti americani organizzarono manifestazioni per la difesa del pianeta, dopo che nel 1969 la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil, a Santa Barbara, aveva causato ingenti danni al patrimonio ambientale. Nel giugno del 1992 fu organizzato a Rio de Janeiro il Summit di Rio, la prima conferenza mondiale dei capi di stato sulle questioni ambientali.
In Italia, Earth Day Italia (www.earthdayitalia.org) promuove iniziative a favore della tutela ambientale e quest0’annno coglie l’occasione per rilanciare l’appello di Papa Francesco e Caritas Internationalis del 10 dicembre 2013 “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro!”/ “One Human Family. Food for All”.
Elena Becchi