1.000 mq di padiglione VinitalyBio per le prelibatezze al calice con certificazione biologica e biodinamica. In collaborazione con Federbio (Federazione Italiana Agricoltura biologica e Biodinamica), Vinitaly ha presentato una selezione di 70 aziende produttrici che hanno scelto la strada del bio, dicendo no alla chimica, sì invece all’innovazione con occhio attento alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. I dati positivi che galvanizzano i produttori di vini “green” parlano di tasso di penetrazione in netta crescita con il 6,8% degli italiani che ha già consumato, in almeno una occasione un vino a marchio bio. Balzo importante se si pensa che nel 2013 il consumo di vino bio coinvolgeva solo il 2% della popolazione e nel 2014 l’11,6%. L’analisi è stata condotta da Wine Monitor – Nomisma, la banca dati sul vino e sulle dinamiche di mercato nazionale e internazionale. L’indagine si è concentrata anche sul trend italiano nel settore ristorazione e vendita al dettaglio, mostrando un aumento significativo della consapevolezza bio dei consumatori. L’interesse c’è, ora i ristoratori e negozianti potranno approfittare dell’alto potenziale di sviluppo del vino bio in Italia adeguando le proposte nei ristoranti e negozi e investendo in una comunicazione al consumatore più efficace.
L’azienda agricola biologica pugliese Valentina Passalacqua, arriva da Apricena (FG) e propone il Litos, Aleatico di Puglia DOP. I vigneti sono certificati biologici dal 1999 e lavorati seguendo i cicli astrali che regolano i ritmi della natura. Questo aiuta l’approccio con il terreno che resta vitale e soffice, aiutando le viti a raggiungere i nutrienti minerali nel profondo della roccia garganica che donano ai vini forza e
mineralità. Il Litos è un vino dolce naturale di colore rosso granato, profumi di confetture, frutta fresca secca e vaniglia. In bocca è rotondo, ricco e ben bilanciato dalla sapidità minerale del suolo. Vincitore del premio Packaging 2015 all’International Packaging Competition organizzato de Verona Fiere il 19 marzo scorso.
In Sicilia l’azienda Firriato di Baglio Soria (TP) sostiene al coltivazione biologica e biodinamica dal 2000 e dopo un percorso di anni a promuovere principi etici della sostenibilità, della tutela ambientale e del vigneto biologico, nel 2014 ha ottenuto tra i primi in Italia la certificazione ISO 14064 in materia di riduzione e contenimento dei Gas serra. Hanno fatto del biologico una virtù, in ogni momento e fase della creazione del vino. Il Caeles, 100% Catarratto, viene prodotto all’agro di Trapani nella Tenuta Borgo Guarini. Al naso, ricordi floreali di ginestra e pesca bianca; al palato, sfumature erbacee, freschezza ed equilibrio nella struttura. Un motivo in più per gustarlo nella terra d’origine, il Relais de Charme per un’intensa wine experience, la proposta enoturistica della Firriato con tutta l’ospitalità verace siciliana in tre strutture di charme a Baglio Soria, Cavanera Etnea e Favignana. (info: relais@firriato.it)
Francesca Casali