La Tigre di Cremona compie 75 anni. La protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978, ha scelto di autoesiliarsi dalle apparizioni pubbliche per vivere una vita più tranquilla, dopo un ventennio passato sotto i riflettori: amata, seguita, idolatrata, ma anche spiata e giudicata. Le vicissitudini della sua tormentata vita privata, due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada, hanno a lungo alimentato le chiacchiere di tutto un paese. Ma la sua voce ha continuato a collezionare un successo dopo l’altro: non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive (impossibile dimenticare, per esempio, la storica esibizione live con Lucio Battisti a “Teatro 10”, nel 1972). Poi, con la sparizione dalle scene. Il Mito si è ridotto all’essenziale: un volto trasfigurato sulla copertina dell’ultimo album e una voce miracolosamente intatta nel tempo, elargita al pubblico con la cadenza regolare di una produzione musicale ampia e versatile. Mina è il libro scritto dalla giornalista e scrittrice Roberta Maresci, edito da Gremese in collaborazione con Diva Universal, che ci racconta la vita e la carriera della più amata artista. L’unica che è diventata una star, per poi cercare di farlo dimenticare a tutti.
Un estratto: “Con la penna è donna generosa, non ci pensa su due volte a rispondere dalle pagine di un periodico a Stefano, ventiquattro anni: le ha scritto semplicemente per sapere come sta. Lei gli ha risposto: «Beh, ma grazie. Stefano, sai, è rarissimo che mi si chieda come sto. La prima cosa che mi viene in mente è: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Come tutti, amico mio. Pensa che allegria». Snobismo? Siete fuori strada. «Detesto il divismo. Detesto le mode», dice la Divina, che nel 2015 festeggia settantacinque anni. Ma potrebbero essere venti o novanta, sarebbe lo stesso.”
Mina di Roberta Maresci, Gremese Editore, 160 pagg, 12,90 euro.
Francesca Casali