Gli uccelli di Libeskind all’Expo

libeskind_milano_close_up_finalAli d’uccello, luci ed effetti sonori. Quattro sculture plurisensoriali dell’architetto statunitense Daniel Libeskind sono state posizionate all’interno dell’Expo. Proprio in questi giorni ha visitato il cantiere dove è stato completato il montaggio. Ogni scultura è alta 10 metri e pesa 14 tonnellate, composta da 3 eliche in alluminio che si intrecciano e si sviluppano come i rami di un albero. Migliaia di LED sulla facciata di due sculture, mentre le altre due emetteranno effetti sonori. Esponente del movimento decostruttivista, Libeskind è conosciuto per aver progettato l’ampliamento del Museo Ebraico di Berlino e per aver ridato vita al One World Trade Center di New York con la Freedom Tower. E non solo. Fortemente legato all’Italia, ha lavorato a Milano per molto tempo negli anni 80 e ha mantenuto stretti legami con la città, prima di spostarsi in USA. “L’Expo cambierà la percezione di Milano nel mondo, – ha spiegato Libeskind – è un biglietto da visita che lascerà ai 25 milioni di visitatori previsti la consapevolezza che in Italia la cultura è forte. Ne apprezzeranno l’arte e si sentiranno delle persone nuove. Queste sculture sono il frutto della mia attrazione per l’intersezione di natura e tecnologia. Volevo riprodurre l’effetto del volo di uno stormo di uccelli e portarlo nella piazza principale dell’Expo.

Oltre a queste sculture, Libeskind ha progettato per l’Expo milanese anche il padiglione cinese, emblema della plasticità architettonica decostruttivista con la sua forma a spirale.

 

Francesca Casali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

RSS
Follow by Email